Quadro normativo
L’introduzione del voto elettronico rappresenta una novità, più o meno recente, per i cittadini e per i legislatori di tutto il mondo. È evidente come questa innovazione richieda una grande attenzione da parte del legislatore, che si trova a dover bilanciare le esigenze dettate dalle nuove tecnologie e le richieste di tutela della riservatezza e della libertà che caratterizzano – da sempre – il diritto di voto, che ogni cittadino è tenuto ad esercitare e che l’ordinamento deve garantire, come cita l’articolo 84 della Costituzione.
Nell’ambito di ProVotE spetta al contesto normativo:
- assicurare che la soluzione di automazione rispetti la legislazione vigente, fornendo i requisiti necessari che il sistema di voto elettronico deve soddisfare ed i limiti normativi che deve rispettare
- adattare le procedure per la gestione del processo elettorale all’introduzione delle nuove tecnologie, ridefinendo, se necessario, alcune categorie (scheda deteriorata e scheda nulla), adeguando al nuovo sistema alcune definizioni o situazioni (elettore che non ripiega la scheda all’interno della cabina), riconsiderando i tempi delle operazioni e gli strumenti a disposizione di alcune figure (quali, ad esempio, i rappresentanti di lista).
Il gruppo di progetto di ProVotE, inoltre, nel predisporre il prototipo della macchina di voto, si è mosso nel rispetto dei principi e delle procedure indicati dal Consiglio d’Europa.
Infine, è stata avviata anche un'attività finalizzata alla creazione di un modello delle procedure elettorali, che rientra in un più ampio progetto rivolto ad aumentare la trasparenza delle operazioni elettorali a fornire la giustificazione delle scelte effettuate.